L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e la sfida al Parma di oggi.
Una partita per «dare continuità dopo la svolta contro il Pisa». Se la vittoria di Modena è stata un’iniezione di fiducia, dalla gara di oggi pomeriggio al “Barbera” (alle 16,15), Eugenio Corini si aspetta una prestazione che confermi «una crescita della squadra nella conoscenza reciproca, nella connessione tra i giocatori e nell’essere più veloci e propositivi quando si riconquista la palla». Per cercare ritrovare i tre punti in casa, che mancano dalla vittoria nel big match contro il Genoa del 9 settembre scorso, il tecnico rosanero si affiderà ancora una volta al 4-3-3, con la riconferma degli undici che hanno espugnato il “Braglia”: Pigliacelli tra i pali; in difesa, Mateju terzino destro, Devetak a sinistra e i centrali Nedelcearu e Marconi; il trio muscolare Gomes, Broh e Segre a centrocampo; e il terzetto di attacco composto da Di Mariano e Valente a supporto di Brunori.
Dall’infermeria sono arrivate buone notizie, che dovrebbero fugare ogni dubbio: i tre acciaccati, cioè Di Mariano, Claudio Gomes e Buttaro, hanno recuperato dai rispettivi fastidi e si sono allenati regolarmente. In particolare, Di Mariano, uno dei migliori in campo contro il Modena, sarà titolare e quindi non scatterà, almeno dall’inizio, nessun “piano B” tattico per ovviare alla sua assenza. Anche Gomes, che giovedì sera non si era allenato in via precauzionale per un sovraccarico muscolare, si candida per una maglia da titolare, che si è al momento guadagnato sul campo, con tre prestazioni molto positive. Una scelta che relegherebbe Stulac, ancora una volta, a partire dalla panchina contro la sua ex squadra, dove ha giocato la sua prima stagione in serie A. Mentre Mateju, riportato nel suo ruolo naturale di terzino destro, dovrebbe spuntarla proprio su Buttaro.