L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui servizi in tilt a causa dell’emergenza di questi giorni. Aziende e Comune sono in tilt: tra il panico del contagio che fa registrare un picco di assenze, la mancanza di mascherine e la corsa a ostacoli per l’attivazione dello smart working, i servizi sono al lumicino. Ieri il Comune ha deciso di chiudere tutti gli sportelli anagrafici — erano rimasti aperti quelli di viale Lazio e piazza Giulio Cesare — e di sospendere il rilascio delle carte di identità: i dipendenti erano in stato di agitazione perché, per il documento elettronico, sono costretti a tenere la mano dell’utente per prendere le impronte digitali. Allarme anche tra i vigili urbani che lavorano senza guanti. Rap fa i conti anche con un picco di assenze, tanto che per recuperare personale ha disposto lo stop allo spazzamento delle strade e la chiusura dei centri di raccolta. Ma l’emergenza è anche tra i vigili urbani rimasti senza guanti: i sindacati premono perché il Comune li metta a disposizione di tutti gli agenti che prestano servizio in strada. « Altrimenti non ci sono le condizioni di sicurezza per lavorare », dicono Csa, Cgil e Uil. Anche la Reset, che si occupa di pulizie e diserbo, ha registrato un picco di assenze e sta cercando di recuperare personale per garantire i servizi di sanificazione e manutenzione straordinaria del verde richiesti dall’amministrazione: «Ci aiuta il fatto che molti posti che in genere puliamo sono chiusi e abbiamo personale da spostare», dice il presidente Antonio Perniciaro. Chiusi da ieri Biblioteca comunale, Archivio storico e Museo Pitrè. La Reset ha avviato un procedimento disciplinare per i dipendenti del canile, regolarmente aperto, che hanno diffuso video nei quali cantano e scherzano, non mantenendo le distanze di sicurezza.