L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla crisi del comune di Palermo e le luminarie natalizie sono a rischio.
Palermo rischia di restare al buio per le feste. A meno di un mese dal Natale l’amministrazione comunale non ha risorse disponibili per accendere le luminarie in città, né tantomeno per lanciare il bando delle tradizionali iniziative culturali natalizie. I 700mila euro della tassa di soggiorno del trimestre luglio- settembre che potrebbero essere spesi per iniziative culturali, sport e decoro urbano ci sono, ma non si possono toccare. Senza bilancio approvato, infatti, si possono impegnare soltanto somme necessarie a evitare danni patrimoniali « certi e gravi » al Comune. E con tutti gli sforzi possibili « è difficile fare rientrare le luminarie in questa eventualità, non abbiamo capacità di spesa», fanno sapere dagli uffici comunali della Cultura che ogni anno già a fine ottobre avviano la procedura per la gara delle luci di Natale.
Così l’assessore comunale alle Culture Mario Zito e il sindaco Leoluca Orlando stanno cercando strade alternative per salvare almeno le luminarie. C’è un percorso avviato con la Città metropolitana che ancora, però, deve essere definito. L’idea è fare piazzare le luci nel percorso arabo- normanno, quindi non solo a Palermo, ma anche a Cefalù e a Monreale in modo da giustificare l’intervento della Città metropolitana. «Sono in corso diverse interlocuzioni con la Città metropolitana e con diversi soggetti attivi della società civile per accendere il Natale anche quest’anno. L’impegno per salvare le luminarie è massimo», dice Zito.
A Catania, invece, le luci si sono accese lo scorso fine settimana grazie agli sponsor privati e alle aziende partecipate e a Messina la data che segnerà l’inizio delle feste è l’ 8 dicembre grazie ai fondi del Programma operativo complementare “ Città metropolitane 2014- 2020. Su Palermo ancora nessuna certezza. E mentre il Comune cerca una soluzione, le associazioni di categoria si fanno avanti. « Abbiamo chiesto noi venerdì scorso un incontro all’assessora comunale alle Attività Produttive Cettina Martorana che si è mostrata molto disponibile. In quell’occasione come associazioni di categoria ci siamo fatte avanti per regalare almeno alla nostra città l’albero in piazza Castelnuovo. Non so se ci riusciremo, ma abbiamo almeno teso una mano. Anche senza soldi, tutti insieme, si può fare in modo di non rinunciare al clima natalizio », dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo che ha coinvolto anche Confesercenti, Confartigianato, Confindustria e altre parti sociali. «Le luminarie non sono un semplice arredo urbano – dice Di Dio – servono a creare l’atmosfera del Natale. Rischiamo di perdere la grande occasione del primo Natale dopo due anni. La città ne ha bisogno, non soltanto i commercianti. Peccato non essere stati contattati per discuterne, ma siamo pronti a farci avanti».