Repubblica: “Palermo-Sampdoria, sfida già cominciata fra pressioni e veleni”

“I rapporti fra Massimo Ferrero e Maurizio Zamparini, giura Antonio Romei, «adesso sono cordiali». Certo, i presidenti di Sampdoria e Palermo non si amano, visti i recenti trascorsi. Ma non siamo più ai livelli degli sms minacciosi di Zamparini, come due inverni fa quando Corte Lambruschini si assicurò Barreto aggratis per la stagione successiva e subito Munoz per 500mila euro, visto che erano entrambi in scadenza di contratto. Il numero uno rosanero, allora, non la prese benissimo. Stavolta però Zamparini ha incendiato la sfida di domenica al “Barbera” per un altro motivo: il suo Palermo sta disperatamente lottando per salvarsi. Così due giorni fa, dopo l’arbitraggio obiettivamente allucinante di Valeri in Carpi-Empoli finita 1-0 per gli emiliani ora a +3 sul Palermo, è arrivato il comunicato dalla Sicilia: «La lotta per non retrocedere è stata condizionata da tre assurdi episodi. Invitiamo la Procura a monitorare con la massima attenzione le prossime partite e tutti i protagonisti della lotta per non retrocedere, monitoraggio teso ad evitare simili episodi. Il presidente Maurizio Zamparini è molto preoccupato per episodi che si ripetono dall’inizio della stagione. Egli invita il nostro Presidente Federale a documentarsi e prendere provvedimenti per il regolare svolgimento in futuro delle competizioni». Ecco per Romei queste sono «dichiarazioni forti che non voglio commentare nel merito. Ma sicuramente determinano pressione su una partita che è molto importante anche per noi. Ricordo a tutti che nemmeno la Sampdoria è ancora salva, per cui ci aspettiamo che venga designato un arbitro di prima fascia. Dev’essere una garanzia per tutti». Uno, giusto per fare un esempio, come Rizzoli, che dopo gli erroracci in campo internazionale (Barcellona-Atletico Madrid) e italiano (il derby di Torino) se l’è cavata domenica scorsa a Marassi: «Gli episodi si possono anche sbagliare, ma la gestione della partita contro la Lazio è stata buona». Proprio la Lazio è l’esempio da prendere. Perché non solo la Sampdoria non è ancora matematicamente salva e dunque  in Sicilia giocherà per i tre punti, ma perché «la crescita di una squadra passa anche dalla mentalità di non abbassare mai la guardia. Guardiamo la Lazio che contro di noi ha dato il massimo». Quindi Palermo-Sampdoria partita vera, anzi verissima. E già “pepata”. Fra i due club, ad oggi, non ci sono particolari trattative in corso. Giusto il pagamento del cartellino di Viviano, che la scorsa stagione fu preso in prestito con obbligo di riscatto. Proprio per quell’affare dodici mesi fa la Samp dovette penare, visto il precedente caso Barreto. Che fece esplodere Zamparini, come raccontò lo stesso Ferrero: «Zamparini mi ha minacciato di morte, mi ha insultato, adesso questo è troppo». E poi: «Ho sempre portato rispetto a un veterano del calcio, invece lui ha pensato tanto a me e ha parlato troppo di me. Ho già tanti amori e non ho certo bisogno delle sue attenzioni, lo invito a occuparsi del suo giardino». Le “attenzioni” di Zamparini erano del tipo «purtroppo questo è un mondo di sciacalli, io non mi sono mai comportato così e non lo farei mai. Ferrero non è stato corretto nei miei confronti. Lui si sta lasciando trasportare da questa ventata di popolarità che lo sta cogliendo in questi primi mesi, ha un atteggiamento con il quale sembra dire “io sono il migliore, voi non capite niente”». A proposito di Ferrero, ieri il presidente blucerchiato e Romei sono andati dal notaio Fabio Novara, a Sestri Ponente, per firmare l’atto di acquisto della palazzina in costruzione a Bogliasco che sarà riservata ai ragazzi delle giovanili. Primo passo per la futura cittadella, che verrà presentato il prossimo 6 maggio a Roma, in casa del Coni finanziatore dell’affare tramite il Credito Sportivo. Nelle stesse ore i giocatori blucerchiati tornavano a Bogliasco dopo due giorni di riposo. Buone notizie per Montella che recupera Cassano e Alvarez, tutti e due di nuovo in gruppo (ancora fuori Moisander e Ivan). L’Aeroplanino, quindi, ha l’imbarazzo della scelta. Anche lui vuole chiudere al meglio una stagione tormentata: «Montella è il nostro allenatore e stiamo già programmando il futuro con lui – chiude Romei – e poi basta con queste voci di addio che destabilizzano e basta. Dobbiamo finire al meglio questa stagione sfortunata.»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica – Genova”, a pochi giorni dalla cruciale sfida del “Renzo Barbera” tra Palermo e Sampdoria.