Repubblica: “Palermo, rivolta contro il pub nei locali della chiesa: «Ci sentiamo traditi»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su un locale nei locali della chiesa a Palermo.
C’è una viuzza del centro storico di Palermo in cui alcuni locali appartenenti alla basilica di San Francesco d’Assisi sono stati affittati dai frati francescani a un pub. Apriti cielo. I parrocchiani residenti nel vicolo in cui è sorto il locale, la via Merlo, sono insorti e hanno scritto una lettera all’arcivescovo Corrado Lorefice, pensando che i locali appartenessero alla Curia. Così non è. Dopo una verifica Repubblica ha scoperto che i locali sono di proprietà esclusiva della basilica di San Francesco e che la Curia arcivescovile non ha alcuna voce in capitolo.
«Tanto è vero che quando è stato stipulato il contratto di affitto per il locale, alla Curia nulla è arrivato perché nulla doveva arrivare», dice monsignor Giuseppe Oliveri, vicario generale dell’arcidiocesi di Palermo. In sintesi, l’arcidiocesi è totalmente estranea alla questione. Il frate custode della basilica, Gesualdo Ventura, al telefono non risponde. Però via messaggio fa sapere stringatamente: «Abbiamo convocato le parti per opportuni interventi e chiarimenti».
Quali parti? Nessuna risposta. Si suppone che si tratti delle parti in causa ovvero parrocchiani e gestori del locale. La scorsa settimana dopo diversi esposti dei residenti tre carri attrezzi della polizia municipale hanno rimosso una decina di auto parcheggiate nell’area pedonale di via Merlo. Da quando il locale è aperto i residenti lamentano che la via accanto alla chiesa si è trasformata in un parcheggio per i clienti del pub. Il che rende difficile anche transitare a piedi. Una mamma lamenta la difficoltà a passare per la viuzza con il passeggino soprattutto nei fine settimana. «Chissà cosa accadrà in estate», dice la signora.