Repubblica: “Palermo Rap, conti in rosso e disastro immondizia. Mezzi guasti: «Mancano i soldi per ripararli»
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla questione relativa alla Rap.
La città torna a essere invasa dall’immondizia. Lunedì, dei 60 compattatori della Rap, ben 35 erano fuori uso. La partecipata che si occupa dei rifiuti a Palermo nei primi mesi di quest’anno ha perso 3,8 milioni di solo esercizio. Dopo mesi di annunci e proclami su nuovi piani industriali e dopo la campagna di pulizia straordinaria imposta dal sindaco, non è cambiato nulla a Palermo. Ieri Roberto Lagalla avrebbe dovuto ricevere le parti sociali e l’azienda per trovare una soluzione alle criticità sulla raccolta e al rischio default dell’azienda, ma l’esigenza del sindaco di restare in aula per la discussione del bilancio consolidato 2022 ha fatto slittare l’incontro a lunedì prossimo. Sei mezzi su dieci fuori uso Lunedì i compattatori in riparazione erano 35, ieri 27, forse oggi quelli inutilizzabili scenderanno a 23.
Su un totale di sessanta mezzi per la raccolta indifferenziata che hanno un’età media di oltre dieci anni. Una situazione drammatica, che ha portato alla mancata raccolta in cinque percorsi cittadini e a un servizio parziale negli altri. Le criticità maggiori si sono registrate nei quartieri di Bonagia, Cep, Marinella, Falsomiele, Romagnolo, Tommaso Natale e Zen 2. La Rap ha già predisposto il servizio di recupero con squadre specializzate, pale meccaniche e camion per togliere dalla strada le montagne di rifiuti. «Entro venerdì tutte le aree in sofferenza saranno recuperate», assicurano dalla partecipata. Resta il problema della manutenzione dei mezzi che risente delle difficoltà di cassa: «I fornitori non corrono più a riparare i mezzi se il cliente non paga con regolarità il dovuto, non c’è più l’attenzione dovuta a un’azienda complessa come la Rap — sottolinea il consigliere comunale 5Stelle Antonino Randazzo — I mezzi diventano sempre più vecchi ed è più complicato trovare pezzi di ricambio. Se a questo si aggiunge che negli anni è stata dismessa l’officina interna, il risultato è il disastro di queste settimane».