“La meglio gioventù rosanero ha lo sguardo pulito e gli occhi limpidi dei quattro giocatori siciliani che sono stati aggregati alla prima squadra in ritiro in Austria. Tra loro ci starebbe bene anche Nino La Gumina, ma il suo futuro, almeno quello a breve scadenza, sembra essere già scritto. La Gumina andrà in B a farsi le ossa per poi tornare alla base. E così guardi Giuliano, Toscano, Lo Faso e Punzi e la prima cosa che ti colpisce è che hanno le idee chiare. Loro da grandi vogliono fare i calciatori. «Voglio diventare una dei migliori in Italia nel mio ruolo», dice il centrocampista Marco Toscano classe 1997, originario di Erice. «Il mio sogno è quello di affermarmi con la maglia che più amo», gli fa eco Andrea Punzi, difensore palermitano del 1997. «Io penso positivo. Voglio pensare che un giorno ce la farò e che giocare a calcio sarà il mio mestiere», le parole di Simone Lo Faso, attaccante palermitano del 1998 che di recente ha rinnovato il contratto con il Palermo sino al 2020. «La mia ambizione è quella di sfondare», dice Simone Giuliano, difensore palermitano classe 1997. Le idee sono chiarissime, ma la loro non è superbia o presunzione. La loro è consapevolezza dei propri mezzi. Lo scorso anno hanno stupito tutti raggiungendo la finale del torneo di Viareggio e i quarti di finale per lo scudetto. Per molti, mentre la prima squadra faceva fatica, era quello il Palermo da seguite. «Abbiamo sentito l’affetto dei tifosi — raccontano in coro — ed è stato bellissimo». Oggi sono in ritiro “con i grandi” e sapere che quello che sino a qualche tempo fa poteva essere un sogno possa adesso diventare realtà. «Siamo qui per imparare e per confrontarci con giocatori esperti e bravissimi». Toscano e Punzi quest’anno hanno preso la maturità scientifica (il primo addirittura con novanta) quasi a volersi creare un eventuale piano B se le cose non dovessero andare bene. Ma intanto, sono in ritiro e si giocano le loro carte. «Alla fine sarà il mister a dire se siamo all’altezza o meno, ma già il fatto di essere qui è una grande cosa che ci riempie di orgoglio e che ci aiuterà a crescere. Marco Toscano si ispira a Sensi: «É un play come me e quest’anno che è al Sassuolo voglio studiarne tutti i movimenti». Punzi stravede per Romagnoli: «Mi piace la sua caparbietà e il suo carattere. Dimostra che anche un giovane può fare bene». Lo Faso, che Gianni Di Marzio ha consigliato a Zamparini di non farsi scappare, ha già una sorta di eredità ritagliata addosso: «Tutti dicono che somiglio a Vazquez». Più pragmatico Giuliano: «Io non ho un giocatore di riferimento. Mi piace rubare qualcosa ad ognuno dei grandi campioni». Idoli, campioni a cui ispirarsi, beniamini. Tutto nella speranza che un giorno ci sia qualche giovane calciatore che dica da grande voglio essere come Giuliano o come Lo Faso oppure come Toscano o come Punzi”. Questo ciò che si legge sull’edizione de “La Repubblica”.