L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul sequestro da 150 milioni di euro all’imprenditore Carmelo Lucchese.
I giudici palermitani prendono il caso del supermercato Conad di corso Finocchiaro Aprile, fino al 2004 gestito da tre soci fra cui Carmelo Lucchese. Una gestione rissosa che non piaceva ai boss, convinti che dovesse essere affidata al solo Lucchese. «Non si andava d’accordo e per il bene della società la soluzione che avevamo trovato era che Lucchese cedesse a noi le sue quote – ha raccontato uno degli altri due soci agli inquirenti – ma nel giro di una settimana è cambiato tutto, si è presentato in ufficio con tre personaggi inquietanti che non conoscevo e che sono rimasti in silenzio a guardarmi tutto il tempo. Mi ha detto che avrebbe preso lui tutte le quote e che stabiliva lui i termini dei pagamenti».
Capimafia e capi mandamento hanno visto in Lucchese il giovane imprenditore dalla faccia pulita a cui consegnare la gestione del comparto.