L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla difesa del Palermo che inizia a fare acqua.
L’attacco si è sbloccato, ma la difesa è tornata a subire gol. L’avvento di Silvio Baldini sulla panchina del Palermo era iniziato con la porta inviolata nelle prime due partite, a Catanzaro e con il Monterosi, ed è proseguito con quattro reti prese tra Messina e Campobasso, gare che hanno fruttato solo due pareggi. Disattenzioni nell’organizzazione, in marcatura e nel posizionamento. Errori individuali e collettivi in una squadra che sembra ancora alla ricerca del giusto equilibrio. Se è infatti fondamentale il rispetto della fase difensiva da parte di ogni elemento, attaccanti compresi, è però inevitabile che a finire sotto i riflettori siano i quattro difensori più il portiere.
L’errore rimasto impresso negli occhi dei tifosi è il momentaneo vantaggio nell’ultima sfida di Pace, che con un diagonale mancino ha battuto Pelagotti. Il portiere si è fatto passare il pallone sotto i guanti. Non è la prima volta che mostra qualche incertezza e si è aperto un dibattito sul posto da titolare tra i pali, visto che l’attuale vice Massolo ha mostrato di essere affidabile quando è stato chiamato in causa. «Un allenatore non può venire in sala stampa a parlare male di un suo giocatore e deve difenderlo sempre – è stata la risposta di Baldini nel dopo partita a una domanda sulla questione – Pelagotti per me è importante e bravo, ma abbiamo anche Massolo che ha dimostrato di esserlo altrettanto. Tutti avranno la possibilità di giocare » . Il duello è aperto già dalla scorsa settimana e l’impressione è che il tecnico scioglierà il dubbio venerdì, il giorno prima dell’incontro casalingo contro la Juve Stabia. Una decisione che influirà anche sul futuro, dato che Pelagotti ha il contratto in scadenza a giugno.
L’estremo difensore non è l’unico responsabile dei gol presi a Campobasso, infatti appena due minuti prima del 2-1 era già suonato un campanello d’allarme quando Pace, lasciato completamente solo a sinistra, aveva clamorosamente calciato alto a tu per tu con Pelagotti. La situazione si è ripetuta subito dopo ed è stata concretizzata con il tiro che, prima di beffare il portiere, è passato sotto le gambe di Buttaro, un centrale schierato terzino destro, zona in cui la sola alternativa è Accardi. Entrambi non hanno caratteristiche di spinta e l’unico che può avere questa capacità è Doda, ancora indisponibile per infortunio. L’altro era Almici, ma è stato ceduto alla Spal. Nella prima rete finalizzata da Emmausso, senza nemmeno il tempo di godersi il vantaggio firmato da Brunori, c’è stato invece un posizionamento errato da parte della retroguardia completata in mezzo da Marconi con accanto il rientrante Somma e a sinistra Perrotta, un altro centrale adattato sull’esterno.