L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e la sosta che può servire a Corini per ripartire.
Pit stop. Per sostituire le gomme e ripartire. Corini lascia alle spalle la delusione di Cosenza e torna in pista per recuperare il credito perduto. L’obiettivo è quello di ritrovarsi sotto l’albero di Natale per concludere l’anno nel migliore dei modi e progettare nuovi orizzonti: andamento più continuo, meno incertezze tattiche e soprattutto il calciomercato per rendere la retroguardia più sicura, trovare il sostituto di Elia e il titolare della fascia sinistra, chiarire una volta per tutte l’opinione su alcuni giocatori (Bettella, Segre, Saric, Stulac, Devetak) che finora non hanno reso come nelle attese. Rivoluzione? No, assestamento – o ristrutturazione se volete – necessario per confermare il traguardo stagionale e non perdere più occasioni per navigare senza patemi.
Sceneggiatura scontata. C’è bisogno di cambiare ritmo. Da agosto, l’andamento rosanero segue il medesimo copione: si passa dal sogno all’incubo in 24 ore. Ora servirebbe un segnale vigoroso ma questo Palermo è in grado di garantirlo? L’ultima trasferta lo aveva brutalmente posto davanti a un dilemma. Ci sei o no? Evidentemente no, perché la squadra all’improvviso rallenta, fatalmente condizionata da traumi di gioco. Incide anche quel male oscuro e cioè la discontinuità che tradisce l’immaturità di una formazione colpita dalla sindrome di dover vincere ad ogni costo gare che valgono scatti nel futuro. Partite che sembrano facili e si complicano in puerili abbandoni.
Motivo del rinnovamento. La frustrazione di Cosenza, intanto, certifica che la sosta è benedetta. Lo aveva spiegato anche Corini. L’allenatore punta su progetti immediati e altri a più lungo termine. Innanzitutto, però, il campionato che impone di lavorare sulle fasi di possesso e non possesso per capire attraverso la rilettura del filmato-gara gli errori commessi principalmente in atteggiamento difensivo. “Genio” vuole riscattare il passo falso e salutare il ritorno in campo al meglio, ovvero con una vittoria. Per riaprire un ciclo, raggiungere la migliore posizione possibile dopo una serie di sfide pericolose: Venezia, Benevento Como, Spal, Cagliari e Brescia. Sei appuntamenti di fuoco, un mese decisivo per le ambizioni.