L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul mercato del Palermo e le cessioni a gennaio.
La prima operazione del mercato è l’uscita di Andrea Accardi, ormai destinato a una nuova avventura con la maglia del Piacenza in serie C. Il terzino palermitano, da una vita in rosanero, apre il valzer delle cessioni per sfoltire una rosa sovrabbondante come aveva chiesto Corini. Ma in casa Palermo quella di Accardi non è una partenza come le altre, perché il “picciotto” classe ’95 non solo è cresciuto nel club di viale del Fante, ma è l’ultimo superstite del vecchio Palermo e l’unico calciatore che era rimasto dopo la diaspora del 2019, dopo il fallimento della società.
Con il Piacenza Accardi si legherà fino a giugno, dopo una stagione iniziata con un infortunio che lo aveva fatto rimanere ai margini della squadra, situazione rimasta anche quando era tornato a disposizione di Corini. Tanto che il 27enne è uno dei pochi con zero minuti, mentre l’anno scorso aveva collezionato 15 presenze in C. La sua partenza non libererà un posto tra gli over 23, dato che Accardi è comunque un calciatore “bandiera”, cioè uno di quei giocatori tesserati da almeno 4 anni. Per liberare slot, il club di viale del Fante potrebbe cedere due pedine come Lancini e Crivello, impiegati con il contagocce, solo quando le defezioni lo hanno reso necessario. Ma sono destinati a cambiare aria anche i giovani under Peretti, Doda e Pierozzi, quest’ultimo in prestito dalla Fiorentina.