Repubblica Palermo: “Ospedali da potenziare. 200 posti letto in più. L’ex Imi diventa lo “Spallanzani” siciliano. Caccia a medici e infermieri”
L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sull’allarme Coronavirus a Palermo. Uno ” Spallanzani” siciliano all’ex Istituto materno infantile di Palermo, con 60 posti letto. Quindicimila kit di protezione per chi lavora in corsia e l’acquisto di ventilatori polmonari, monitor e lettini. Stop a interventi chirurgici e visite ambulatoriali non urgenti. Trasferimenti e trasformazione di reparti per attivare 110 posti letto di Terapia intensiva. Assunzione degli specializzandi di quarto e quinto anno di Anestesia e Malattie infettive. È il piano straordinario della Regione per rispondere, in poche settimane, a quella che oggi non è un’emergenza — sono 54 i contagi in Sicilia, 19 i ricoverati — ma potrebbe diventarlo. Un piano che vale 20 milioni di euro: è questo — più o meno — il finanziamento chiesto alla Protezione civile nazionale per l’epidemia di coronavirus. La vera grana sono le Terapie intensive. In Sicilia sono attivi 346 posti letto, 110 in meno di quelli previsti dalla rete ospedaliera. Ne mancano 8 all’Asp di Agrigento, 10 a Caltanissetta, 11 a Catania, 6 ad Enna, 8 a Messina, 2 all’Asp di Palermo, 14 a Ragusa, 4 a Siracusa, 13 a Trapani. Il grosso nei Policlinici: 16 a Catania, 9 a Messina e 8 a Palermo. E ancora 6 al Civico, 1 a Villa Sofia-Cervello, 4 all’Ismett e 2 al Garibaldi di Catania. L’obiettivo è avere entro marzo una disponibilità di 470 posti letto di Terapia intensiva, 140 dei quali da dedicare ai casi di coronavirus. Cifra che — secondo gli infettivologi — basta ad affrontare un picco di circa 2.800 contagiati, considerando che il 5 per cento necessita di essere intubato. L’assessorato ha chiesto ad Asp e ospedali di autorizzare prestazioni aggiuntive, utilizzare professionisti delle case di cura e ricorrere a società interinali. A soffrire di più è Palermo, con soli 7 posti letto di Malattie infettive a pressione negativa (2 al Policlinico e 5 al Cervello). Nel fine settimana due pazienti positivi sono rimasti ore in attesa di ricovero e uno è stato sistemato in Rianimazione al Civico senza averne bisogno. La Protezione civile regionale accelera sulla riapertura dell’ex Istituto materno infantile. Basterebbe una settimana ma servono ventilatori polmonari, lettini, monitor e dispositivi di sicurezza. L’assessorato ha annunciato l’arrivo di 15mila kit.