L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di una signora abitante nello stesso condominio del capomafia al 41 bis Francesco Bonura: «Sono indignata. Che c’entra il signor Bonura — risponde con tono piccato — lui non ha mai dato alcun fastidio, è una persona perbene». Scusi, signora, ma allora perché è indignata? «Per la casa di riposo del settimo piano — sbotta — È un continuo via vai di ambulanze. E sono venuti pure quelli delle onoranze funebri». Via Ausonia, quartiere borghese, da un lato la villetta con la lapide che ricorda il giornalista Mario Francese, ucciso da Cosa nostra nel 1979; dall’altro, i palazzi del sacco e i negozi eleganti che un tempo pagavano le estorsioni, ora non più grazie ai ragazzi di Addiopizzo. All’ottavo piano si intravede un’ombra dietro la finestra. Chissà se è il padrino che sta guardando Palermo.