Repubblica: “Palermo, l’ultima emergenza al cimitero. Cinghiali fra le tombe ai Rotoli del disastro”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla nuova emergenza ai Rotoli: i cinghiali.
Il loro istinto è scavare alla ricerca di cibo. Anche nei campi di inumazione del cimitero dei Rotoli. Attorno alle lapidi. Scorrazzano nel buio della notte trascinando a terra vasi con i fiori, fotografie, qualsiasi cosa capiti a tiro. I cinghiali, loro malgrado, adesso sono l’emergenza nell’emergenza senza fine del camposanto di Vergine Maria. Quattro giorni fa, fra le lapidi, è stato ritrovato anche un cinghiale morto. Sono una trentina quelli che hanno trovato casa nell’area boscata sopra il cimitero. Non è il numero che preoccupa, ma la loro capacità di riprodursi e le loro nuove abitudini che li portano sempre più vicino ai centri abitati. Fino a pochi anni fa non ne esistevano su Monte Pellegrino.
L’unica soluzione è catturarli. Il piano per procedere fuori dall’area di riserva è già pronto e la prossima settimana arriverà all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale per chiudere l’iter di autorizzazioni. «Fino a ora l’unica azione di contenimento è stata fatta all’interno della riserva, ma i cinghiali si muovono soprattutto fuori nella zona di confine con la riserva. Non sono affatto animali aggressivi tranne nel caso in cui si sentono braccati o per difendere i loro cuccioli proprio come fanno tutti gli animali. Serve, però, un piano di controllo fuori la riserva che abbiamo già pronto» , dice Mario Lo Valvo, professore di Tutela e gestione della fauna all’Università di Palermo che ha redatto e donato il progetto di controllo e cattura dei cinghiali. Il piano prevede la cattura dentro alcuni recinti o gabbie da posizionare nella notte nelle zone più battute dagli animali con del cibo all’interno che possa attirarli. Da aprile a oggi, nell’area della riserva, ne sono stati catturati dodici.