Repubblica: “Palermo, l’ombra della malamovida sul Capodanno in piazza”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Capodanno a Palermo con l’ombra della malamovida.

Il concertone di Capodanno sotto scorta, con oltre 500 uomini e donne a vigilare intorno alla zona del Politeama, spacca Palermo in due sull’allarme sicurezza. Da un lato, le istituzioni e l’organizzazione del grande evento in piazza con Elodie, assicurano che tutto andrà bene. Dall’altro serpeggiano ansie e paure tra cittadini, commercianti, albergatori. E persino tra chi dovrà presidiare le piazze Ruggero Settimo, Castelnuovo e vie limitrofe.

A seconda che vengano fornite in via ufficiale o ufficiosa, le dichiarazioni cambiano. «È stato schierato un imponente dispositivo di sicurezza», ripetono da questura, Comune e organizzazione. Però le forze dell’ordine a taccuino chiuso rivelano di essere preoccupate: «Ci prepariamo a gestire un grande evento di ordine pubblico e la difficoltà maggiore sarà tenere sotto controllo tutti quelli che non possono entrare in area concerto».

Nella zona blindata potranno accedere solo 9.800 persone. «Stiamo lavorando insieme alla questura e alla prefettura per una sicurezza adeguata. Sono tutti professionisti e gestiranno l’evento in maniera adeguata», dice l’assessore al centro storico, Maurizio Carta, delegato dal sindaco Roberto Lagalla a coordinare il piano di sicurezza dell’evento. Sembra che ci siano due Palermo: quella istituzionale e quella di chi vive tra i chiaroscuri di un luogo che, ormai da un po’, fa paura.

Il clima è tesissimo e le rassicurazioni delle istituzioni non bastano a placare il senso di paura e insicurezza ormai dilagante. Ne è un chiaro esempio l’annullamento della serata di Capodanno al Mob di Carini con Lilly Palmer. «Dopo l’omicidio molti nostri dipendenti non vogliono lavorare in questo clima di insicurezza – precisa il gestore del locale – le persone hanno paura e la stessa artista ha deciso di annullare l’evento».

Preoccupata anche la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio: «Da tempo siamo in allerta sulla questione sicurezza e i nostri appelli sono stati sottovalutati. Quando degli imprenditori sono costretti ad annullare un evento perché non si sentono garantiti dalle istituzioni è una perdita per tutti. In questo periodo la gente è impaurita, non vuole uscire, e chi va fuori è spesso malintenzionato. Accolgo con piacere le rassicurazioni fornite per il Capodanno in piazza. Mi auguro che questa garanzia e questo spiegamento di forze rimangano tutto l’anno. Perché ultimamente sulla sicurezza a Palermo siamo tornati indietro».