L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’infermeria del Palermo che si svuota.
Recuperare i tanti, troppi, infortunati. È inutile girarci intorno: nel calo del Palermo del secondo tempo del “Tardini” ha pesato il contraccolpo psicologico di gestire le forze, sapendo di avere pochissime carte da giocarsi in panchina. Se contro il Parma il Palermo si è potuto presentare con 18 giocatori di movimento, compreso un attaccante della primavera, è chiaro che adesso per il rush finale e il sogno play-off, in casa rosanero l’imperativo è recuperare gli indisponibili. Una lista che sabato ha raggiunto la cifra record di 9 giocatori, senza contare che alcune pedine non sono ancora al top, vedi Brunori, apparso non in perfetta forma nella mezz’ora di Parma.
In vista della partita di lunedì contro il Cosenza, Corini potrà contare sui due giocatori rimasti a casa per la febbre, cioè Verre e Nedelcearu e, secondo le previsioni si vedranno anche Bettella, Marconi e Sala, mentre resta l’incognita di Broh. La base di partenza è un anno in cui sono stati parecchi gli infortuni, con due titolari come Elia e Stulac, che hanno finito la stagione per problemi gravi. Un esempio è Bettella, che per problemi muscolari che si sono presentati tre volte ha saltato otto partite, senza riuscire mai ad avere continuità di forma.
Ancora peggio è andata a Sala, che ha patito tre infortuni che gli hanno fatto saltare undici gare e lo hanno fermato tutte le volte che stava trovando la migliore condizione. Avrà una settimana per lavorare, invece, Matteo Brunori, reinserito gradualmente dopo il problema al flessore riportato contro il Cittadella. Da questa settimana di allenamenti si potrà capire se il capitano sarà pronto per riprendersi una maglia da titolare.