L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sua famiglia “prigioniera” in casa in attesa del tampone. La piccola Carlotta si sveglia con la febbre altissima, sopra 39. La mamma chiama subito la pediatra, che attiva l’Asp chiedendo il tampone «Ma solo cinque giorni e diversi solleciti dopo, l’Asp è venuta a casa nostra a fare il tampone – denuncia la mamma della bambina – Nell’attesa siamo in isolamento fiduciario perché siamo persone responsabili ma è inaccettabile che l’Asp non prenda atto che il sistema che ha in messo in piedi non funziona».