L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla situazione degli ospedali palermitani.
Piero, operatore del 118, spiega: «Zona arancione? Ringrazio Dio che l’abbiano dichiarata in Sicilia, qui la pressione è fortissima», dice dopo aver atteso per ore dentro la sua ambulanza. «Noi, semplicemente, vorremmo dare assistenza a tutti, nel migliore dei modi», racconta un sanitario del pronto soccorso del Civico di Palermo: «Abbiamo una cinquantina di pazienti in attesa di un posto, per dare assistenza a tutti può capitare di lasciare gente in ambulanza o sdoppiare le fonti di ossigeno».
La pressione è fortissima. «Mi stupisco che non sia zona rossa, altroché – racconta Carmela, giovane operatrice palermitana – vi sembra una situazione normale dover iniziare il turno alle 14 e smontare alle 5 del mattino? Prima bisogna aspettare che si liberi un posto, poi aspettare l’esito del test del paziente che hai in ambulanza e intanto la fila si allunga e tu, sudato dentro la tuta, non puoi neanche andare in bagno. Poi, quando tutto sembra finito, ti metti di nuovo in coda per aspettare la sanificazione del mezzo».