Repubblica: “Palermo. L’arancione divide. Lo shopping va avanti ma i titolari dei pub protestano per lo stop”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla zona arancione che divide.

La serrata fa infuriare i gestori dei locali. Nel primo weekend di saldi, con la gente che si riversa nel centro delle città siciliane per lo shopping, i titolari di pub e ristoranti se la prendono con la decisione di Musumeci.

«Se avessimo chiuso i negozi per tutto questo tempo — osserva il titolare delle Attività produttive, Girolamo Turano — si sarebbe fatta saltare del tutto la stagione dei saldi». «Se chiudiamo le scuole — è invece il ragionamento fatto dal titolare dell’Istruzione Roberto Lagalla — che senso ha tenere aperti i negozi, dove gli assembramenti sono più frequenti?».

«Nel periodo delle feste — sbuffa ad esempio Greta Bellavista, anima di Locale, un ristorante di via Francesco Guardione — abbiamo visto sui social tante persone organizzare feste a casa. Chiudere i ristoranti provoca questo effetto: la gente si riunirà, bisogna prendere atto che questo fenomeno esiste. E allora tanto vale farglielo fare nei ristoranti dove le regole si rispettano certamente: non più di quattro persone per tavolo, distanziamento imposto dalle sedie, mascherine alzate quando si sta negli spazi comuni».