“L’unica certezza, al momento, è che il Palermo ha formalizzato l’iscrizione al prossimo campionato di serie B. I documenti sono già stati inoltrati agli uffici competenti con tutti gli allegati relativi alle previsioni di spesa per affrontare la prossima stagione. La data entro cui formalizzare l’iscrizione è il 30 giugno, ma il club rosanero ha già messo tutto nero su bianco. E non per sfiducia nei procedimenti aperti sul fronte Frosinone e, da spettatore interessato, su quello del caso Parma. Ma per prassi operativa. Il 30 giugno è anche il giorno della scadenza per l’iscrizione al campionato di serie A, ma ovviamente in caso di ripescaggio o promozione d’ufficio è prevista una deroga alla scadenza del 30 giugno. Prima di sabato prossimo, però, c’è un altro giorno segnato in rosso sul calendario rosanero ed è quello di martedì 26. Per la verità di cerchietti ce ne sono due: il primo riguarda l’udienza davanti alla corte sportiva d’appello presieduta da Piero Sandulli, che si riunirà a sezioni unite per esaminare il doppio reclamo del Palermo e del Frosinone sul pronunciamento del giudice sportivo Emiliano Battaglia a proposito dei fatti dello stadio “Stirpe”. I rosanero chiedono nuovamente lo 0-3 a tavolino, i giallazzurri puntano a cancellare le due giornate da disputare a porte chiuse. Il secondo segno in rosso di martedì è relativo alla scadenza entro cui bisogna pagare tutti gli stipendi per evitare di incorrere in punti di penalizzazione per inadempienze amministrative. Se dal punto di vista della gestione sportiva la situazione non è del tutto chiara con i dubbi su allenatore, direttore sportivo e giocatori ed è legata all’incertezza del campionato in cui giocherà il Palermo nella prossima stagione, dal punto di vista amministrativo tutto sembra seguire i programmi stabiliti che porteranno contestualmente al pagamento degli stipendi al rilascio delle liberatorie da parte dei giocatori per archiviare definitivamente la stagione. Bisogna cambiare mese del calendario, invece, per la vicenda Parma. In questo caso entra in ballo la sezione disciplinare del tribunale federale nazionale presieduto da Cesare Mastrocola che ha tempi un po’ più lunghi per esaminare i deferimenti. Il Parma vuole che sia fatta chiarezza quanto prima e di riflesso anche il Palermo che è parte direttamente interessata per l’eventuale ripescaggio in A nel caso in cui i gialloblu dovessero vedere svanita la promozione e la Federcalcio decidesse di integrare il posto vacante. Una data certa non c’è, ma non si dovrebbero avere notizie prima del 10 luglio. A quel punto al raduno per il ritiro di Sappada mancherà davvero poco“. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.