Sull’asfalto di viale Regione Siciliana, all’altezza del sottopasso di via Calatafimi, sono ancora visibili i segni della tragedia. È qui che giovedì sera, poco prima di mezzanotte, Gianluca Billitteri, 32 anni, ha perso la vita in un terribile incidente stradale. Gianluca, un imbianchino del quartiere Boccadifalco, era alla guida della sua Alfa Romeo 156 station wagon quando si è schiantato contro uno dei basamenti in cemento della sopraelevata mai completata.
Come riportato da Repubblica Palermo, in edicola oggi, il dramma ha scosso familiari e amici, accorsi ieri sul luogo dell’incidente per lasciare un pensiero e ricordarlo. Ylenia, la fidanzata con cui Gianluca progettava di sposarsi nei prossimi mesi, lo ha ricordato con un messaggio sui social: “Mi manchi, ti amo”.
Le dinamiche dell’incidente
Dai primi rilievi, sembra che Gianluca stesse procedendo a circa 100 km/h, il doppio del limite consentito in quel tratto. Alcuni testimoni hanno riferito che l’Alfa Romeo era coinvolta in una sfida con una Golf e uno scooter Honda SH300. Un automobilista ha raccontato: “Mi hanno superato a velocità altissima, sembravano razzi. Poco dopo ho trovato l’Alfa completamente accartocciata in mezzo alla strada”.
Il terribile impatto contro il blocco di cemento ha distrutto la parte anteriore dell’auto. Nessuno, tuttavia, ha assistito direttamente allo schianto, e le indagini della sezione infortunistica della polizia municipale sono ancora in corso. Le videocamere di sorveglianza della zona potrebbero chiarire i dettagli della dinamica. Le immagini verranno visionate lunedì, e la procura ha già annunciato l’apertura di un fascicolo per omicidio stradale e omissione di soccorso.
Un uomo e la sua passione
Gianluca era vicepresidente del The Best Club Alfa di Palermo e aveva fatto delle auto del Biscione una vera e propria passione. Ogni giovedì sera, insieme agli altri membri del club, si ritrovava nel piazzale del centro commerciale Forum per condividere la passione per i motori. Ma quella sera aveva deciso di trascorrere il tempo con Ylenia, rientrando a casa solo dopo le 23.
Amici e familiari lo ricordano come un uomo generoso e sempre sorridente. Un suo amico, Mirko Di Stefano, ha scritto sui social: “Mi rimarrà sempre impressa la tua frase: ‘La vita è una e va vissuta al massimo’”.
La richiesta di chiarezza
Nicola Arduino, cognato di Gianluca, ha dichiarato: “Mio cognato amava la velocità, probabilmente ha accettato una sfida. Ma era bravo al volante. Se non ci fosse stato quel blocco di cemento, oggi sarebbe ancora vivo”. I familiari chiedono che i conducenti della Golf e dello scooter si facciano avanti per raccontare la loro versione dei fatti.
I funerali
Il corpo di Gianluca è stato riconsegnato alla famiglia. I funerali si terranno lunedì nella chiesa della Madonna del Rosario. Una tragedia che lascia un vuoto immenso e apre interrogativi su sicurezza stradale e responsabilità, in attesa di risposte definitive dalle indagini.