Repubblica: “Palermo, la sanità nella Fase 2. «E ora controlli a casa». Mobilitati 500 medici ma il piano non parte”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sanità nella Fase 2. L’assistenza domiciliare è considerata cruciale per evitare l’intasamento degli ospedali. L’Asp di Palermo ha finora attivato undici Usca: sette in provincia (Cefalù, Petralia Sottana, Misilmeri, Termini Imerese, Corleone, Lercara Friddi e Bagheria) e quattro in città (due al Pta Guadagna e due al Pta Casa del Sole). All’Asp di Catania Pino Liberti, commissario ad acta per l’emergenza, sta cercando di portarli da 14 a 19: « Si prepara una battaglia epocale. Solo nel Catanese dovremo eseguire centomila test sierologici. Se fosse positivo solo il 5 per cento, avremo 5mila persone sulle quali dover procedere con il tampone. Se poi anche solo un terzo di queste risultassero contagiate, sarebbero 1.500 persone da isolare a casa».