L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle misure applicate dalla Regione. Misure urgenti per aiutare le imprese siciliane che hanno in corso progetti con fondi europei o che hanno ottenuto finanziamenti da Irfis, Ircac e Crias. Il governo Musumeci è pronto a varare un pacchetto di aiuti alle aziende dell’Isola che si aggiungerà al decreto nazionale che oggi dovrebbe varare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La Regione a breve approverà un pacchetto di aiuti attraverso gli enti regionali. In primis la sospensione delle rate dei prestiti e dei mutui in conto capitale erogati da Irfis, Ircac e Crias. «Stiamo sospendendo il pagamento per un anno della rata capitale dei finanziamenti che riguarda centinaia di imprese — dice il presidente dell’Irfis Giacomo Gargano — abbiamo quindi attivato una mail irfis.vigilanza.10@actaliscertymail. it con la quale le aziende possono fare richiesta di sospensione della quota capitale» . Allo studio del governo Musumeci anche l’utilizzo del «Fondo Sicilia» gestito dall’Irfis e che attualmente vale 85 milioni per fornire immediata liquidità alle imprese siciliane che hanno problemi di cassa per pagare gli stipendi e rischiano di chiudere del tutto mandando quindi le persone a casa. Ma per far questo occorre trovare un accordo con Roma per implementare il fondo fino a 200 milioni di euro almeno. Oggi l’assessore alle Attività produttive Turano scriverà ai direttori di Ircac e Crias per capire come avviare la sospensione delle rate di finanziamento per le aziende. Ma c’è di più: il governo Musumeci chiederà ufficialmente al ministero degli Affari esteri di proporre a Bruxelles una deroga urgente per completare i progetti a valere sui fondo Europei. Solo per la Sicilia si parla di un miliardo di euro erogato alle aziende per progetti che riguardano attività di sviluppo, riconversione o innovazione e che, visto il caso coronavirus, non potranno essere completati entro la scadenza del 2020. Con il rischio di perdere il cofinanziamento europeo e dover quindi restituire i fondi a Bruxelles. «Occorre prevedere uno slittamento di almeno un anno per completare questi progetti che valgono quasi un miliardo di euro tra le varie linee di finanziamento », dice l’assessore Turano.
Ieri inoltre il governo Musumeci ha inviato una nota alla Conferenza delle regioni chiedendo di estendere anche alla Sicilia alcune norme previste nel decreto nazionale per aiutare le aziende nelle zone rosse: in soldoni consentire anche alle imprese siciliane di sospendere il pagamento di mutui e prestiti con le banche.