Repubblica: “Palermo, la protesta corre sui social, agenti davanti ai market Cortese «Per ora solo voci, ma la gente sappia che le forze dell’ordine sono sul campo»”
L’emergenza Coronavirus sta avendo pesanti conseguenze sia dal punto di vista che su quello economico. L’edizione odierna di “La Repubblica” evidenzia la situazione di paura da parte dei palermitani che non percepiscono stipendio, le forze dell’ordine si stanno attrezzando per evitare qualsiasi tipo di rivolta. La tensione corre sui social e si teme una rivolta per il pane. Almeno sembra così arrivando davanti ai centri commerciali di Palermo, circondati da agenti in tenuta antisommossa. Uno dopo l’altro, in una mattinata convulsa, ieri sono arrivati audio nelle chat di mezza città. Un tam-tam partito da un gruppo su Facebook a cui già hanno aderito in 2.000: si chiama “Rivoluzione Nazionale” e promuove propositi di rivolta popolare che consistono in assalti ai supermercati e ai centri commerciali per svuotare gli scaffali senza pagare alle casse. Chi scrive si definisce povero e con soli 10 euro in tasca per far mangiare i figli e inneggia alla violenza per un tozzo di pane. « Organizziamo al La Torre o al Conca D’Oro » , scrive uno dei membri del gruppo rilanciando il prossimo appuntamento per oggi. Un altro in un audio: « Arrivo tutto incappucciato e imbottito. Perché le botte saranno orbe » . Il questore Renato Cortese invita alla calma: « Al momento sono voci che girano in rete. Voglio credere che azioni del genere non se ne verificheranno mai. Voglio comunque rassicurare i cittadini. Le forze dell’ordine sono sul campo». Giovedì in 13 si sono presentati alle casse del Lidl di viale Regione Siciliana con i carrelli stracolmi e l’intenzione di non pagare. Le indagini hanno appurato che alcuni di loro avevano aderito al gruppo “ Rivoluzione Nazionale”. E, intanto, i furti nei market sono aumentati del doppio rispetto a quindici giorni fa.
Da ieri mattina il reparto mobile della polizia, squadre dei carabinieri e di finanzieri sono arrivati davanti ai tre più grossi centri commerciali della città: “ Conca d’Oro” allo Zen, “ La Torre” a Borgo Nuovo” e “ Forum” a Brancaccio. Un presidio con gli agenti schierati in tenuta antisommossa. Anche negli altri punti vendita della città, davanti alle poste e alle banche sono iniziate le cosiddette “ vigilanze dinamiche” per scongiurare eventuali rapine soprattutto in concomitanza del ritiro delle pensioni.
« La vera emergenza è diventata la fame. Dal coronavirus si guarisce, per una coltellata si può crepare » , commentano due cassiere di un Carrefour al centro di Palermo. «Arriveranno anche qui quelli del Lidl e sarà un disastro – prevede Cettina – Già i mendicanti sono diventati più aggressivi » . Lidl, Conad, Coop, Carrefour. I dipendenti di tutte le catene di supermercati hanno lo stesso timore: la rabbia e la violenza delle famiglie che fino ad un mese fa riuscivano a mettere insieme un pasto con lavoretti saltuari ed espedienti. « Se entrano in massa io non li fermerò – taglia corto una cassiera di un Conad – Rischiamo il contagio tutti i giorni, figuriamoci se mi metto a difendere un prosciutto o un pacco di biscotti».