Repubblica: “Palermo, la prima notte della verità. E le dichiarazioni di Ballardini fanno rumore…”

«È un Palermo largamente incompleto». Non usa giri di parole Davide Ballardini. È lo stesso allenatore rosanero a prendere l’argomento in sala stampa alla vigilia dell’esordio in Coppa Italia contro il Bari. Passa quasi in secondo piano il primo impegno ufficiale di stasera, alle 21 (diretta su Rai Tre), rispetto allo stato dei lavori per allestire una squadra competitiva che possa ottenere una salvezza più serena rispetto allo scorso campionato. A lanciare l’allarme è proprio chi la squadra la dovrà guidare e che aveva avuto delle precise indicazioni alla fine del ritiro. «Solo che da allora – dice Ballardini – sono passate due settimane. Sbaglia chi dice che ha la sensazione che io e la società non comunichiamo: lo abbiamo fatto alla fine del ritiro ed eravamo tutti d’accordo su ciò che serve a questo gruppo. Siamo una squadra seria, detto ciò mi ripeto, perché occorre ripetere e soprattutto perché giova farlo: siamo largamente incompleti». È di appena tre giorni fa la nota della società, firmata dal direttore sportivo rosanero Daniele Faggiano, in cui si ribadiva la linea del club. «Il mercato del Palermo è in costante evoluzione – si leggeva testualmente – al fine di completare, senza fretta, la rosa per la stagione 2016/2017. Stiamo conducendo diverse trattative, ma non per il ruolo del portiere. La nostra linea societaria, infatti, non prevede l’acquisto di un altro estremo difensore poiché il ruolo ci risulta pienamente coperto dai nostri tre portieri, già presenti in rosa per la stagione che sta per iniziare: Josip Posavec, Andrea Fulignati e Leonardo Marson. Del rendimento di questi tre calciatori siamo pienamente soddisfatti. Ci auguriamo che con tale precisazione, l’argomento si possa considerare definitamente chiuso». Per Ballardini, però, non lo è affatto. «Ci sono delle difficoltà – dice l’allenatore – ma basta dire ‘piano piano’. Il campionato si avvicina e bisogna mettersi a posto in fretta. Premesso che i nostri portieri sono molto interessanti, capaci e che avrebbero bisogno di una rosa diversa per esprimersi al meglio, per me serve un portiere. L’ho già detto meno di una settimana fa e lo ribadisco adesso. Il comunicato della società? Per me è pretattica. Resto fermo a ciò che ci siamo detti di persona con Zamparini e Faggiano: mi pare che le cose fossero abbastanza chiare. La rosa va completata». Dalla parte dell’allenatore ci sono anche i numeri. Dei ventuno convocati per la partita di questa sera, per esempio, i centrocampisti sono solo tre: Chochev, Gazzi e il giovane Toscano. «Stellone ha dato la formazione del Bari per intero? – dice l’allenatore – Da noi è facile desumerla: basta guardare i disponibili. Non ci sarà Rispoli, squalificato, Jajalo, Hiljemark, Embalo e Traikovksi infortunati e Quaison che sta tornando dalle Olimpiadi». Certo l’esordio di Aleesami dal primo minuto sulla fascia sinistra, probabile quello del diciannovenne Sallai. Per il resto della formazione scelte forzate e attacco praticamente inedito: Posavec fra i pali; Goldaniga, Vitiello, Rajkovic in difesa; Morganella, Chochev, Gazzi e Aleesami a centrocampo; Balogh, Nestorovski e Sallai in attacco. «La partita dell’anno scorso contro l’Alessandria ci deve mettere in guardia – fa notare Ballardini – in Coppa Italia non ci sono favoriti. Il Bari è più avanti di noi come completezza della rosa, ma noi siamo una squadra seria che merita di essere premiata dal risultato». Chi passa il turno affronterà la vincente di Udinese-Spezia il 30 novembre“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.