Repubblica Palermo: “La movida va avanti nelle piazze. Vertice in prefettura: «Ora basta». Locali chiusi, ma gli esperti lanciano l’allarme per i raduni di centinaia di giovani”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui rischi della movida legati al Coronavirus. In tutta la Sicilia, ogni sera i ragazzi hanno continuato a ritrovarsi senza rispettare le norme sulla distanza di sicurezza. Senza contare i luoghi di ritrovo di Catania, Messina e Siracusa dove sono tornate di moda le scorte di birra, vino e superalcolici ai supermercati, per bere poi fino a tarda notte nelle piazze cittadine. «Dobbiamo continuare l’opera di convincimento dei ragazzi a restare a casa — dice il prefetto De Miro — Dobbiamo far capire loro i rischi a cui vanno incontro. Rischi per loro e per tutte le persone che fanno parte del loro mondo». Da ieri sera poi, con l’estensione della zona a rischio a tutto il territorio nazionale, sono vietati i raduni del popolo della movida anche con i locali chiusi, e a far rispettare le nuove disposizioni anti-contagio penseranno le forze dell’ordine. Chi non osserverà le nuove prescrizioni verrà denunciato. Per il prossimo fine settimana l’allarme è doppio, visto il rientro in Sicilia di dodicimila persone che vivono al Nord. «La chiusura dei locali evita che i ragazzi si accalchino al chiuso in una situazione di contagio amplificato dagli spazi angusti — conferma l’infettivologo Massimo Farinella, direttore dell’unità malattie infettive dell’ospedale Cervello — Ma anche all’aperto cento ragazzi a distanza di conversazione fra loro sono a rischio contagio. L’arrivo poi delle migliaia di ragazzi che studiavano al Nord non aiuterà certo a contenere la diffusione del virus».