L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e l’obiettivo miglior piazzamento playoff.
La promozione diretta dista sette punti ed è sogno difficile ma sulla carta ancora possibile. Cn il vantaggio sull’ottava di 12 lunghezze, che mettono in cassaforte la partecipazione ai play-off, l’obiettivo più realistico per il Palermo è quel terzo o quarto posto che consentirebbe di saltare il primo turno degli spareggi per la seria A.
La vittoria a Lecco e la sconfitta di Catanzaro e Como hanno ridato slancio al Palermo di Eugenio Corini, che da qui alle prossime nove partite non può più sbagliare, ma ha ancora un biglietto per il treno in corsa verso la promozione. Se la capolista Parma dista 13 punti e sembra irraggiungibile, i rosanero hanno ancora la possibilità di riagguantare la Cremonese, che ha sette punti in più. Ma la squadra lombarda ha anche lo svantaggio degli scontri diretti che in caso di parità in classifica avvantaggerebbe il Palermo.
È tutta una questione di calendario: perché con 27 punti a disposizione, i rosa dovrebbero farne il più possibile e verosimilmente più di venti, quindi 7 vittorie su 9, sperando in qualche passo falso dei rivali. Ma i sogni del rush finale dei rosa dipendono sin da subito dalla partita di venerdì sera al “Barbera”, dallo scontro diretto contro il Venezia. Se la squadra di Corini dovesse vincere, per una notte aggancerebbe il Como, si porterebbe a due lunghezze dallo stesso Venezia e a 4 punti dalla Cremonese. A quel punto ai rosa non resterebbe che sperare nel passo falso delle due squadre lombarde: la Cremonese gioca in Alto Adige contro il SudTirol e il Como in casa contro il Pisa. La corsa per la serie A diventa così una questione di calcoli, tenuta psicofisica e qualche scontro diretto.