“Si fa anche fatica a raccontare la vigilia di una partita che sembra scontata così come sembra scontato il finale di campionato del Palermo. C’è però una novità, ammesso che un cambio di tecnico in casa rosanero possa essere una novità, di Diego Lopez che per la prima volta sarà sulla panchina del Palermo. Un esordio da mettere in brividi contro il Napoli in una gara che sembra avere il pronostico già scritto. Sembra, appunto, perché il calcio ha spesso abituato a risultati a sorpresa che scardinano quelle che sono le previsioni della vigilia. Una speranza labile alla quale attaccarsi visto che tutto parla in favore del Napoli e che, legittimamente, tra la squadra di Sarri e quella rosanero c’è un abisso sotto tutti i punti di vista. Se ci si ferma a guardare la classifica viene il panico visto che tra il Napoli e il Palermo ci sono trentaquattro punti di differenza ed è vero che i numeri spesso possono ingannare, ma è anche vero che il più delle volte dicono la verità. Ecco perché il Palermo guarda a questa partita che si giocherà nella serata napoletana sotto una doppia veste. La prima, quella più scontata, di una squadra che deve comunque onorare il campionato non fosse altro che per rispetto ai propri tifosi che in questo periodo stanno subendo già abbastanza. La seconda, quella probabilmente più dolorosa per i supporter rosanero, di una squadra che invece è proiettata a costruire un futuro che con ogni probabilità sarà in serie B. Sì, perché hai voglia di dire che ci credi, che la salvezza è possibile, ma realtà dice ben altro. Dice che il Palermo, che in ventuno gare di campionato ha conquistato dieci punti, ne dovrebbe recuperare all’Empoli undici in diciassette giornate. Insomma, serve un miracolo sportivo tanto è vero che Lopez si è imbarcato sul volo da Montevideo a Milano con la garanzia di un contratto biennale. Un contratto che, come insegna la storia rosanero, non vale molto in termini di programma ma che è certamente un’assicurazione per il tecnico uruguaiano. Il primo Palermo di Lopez non si discosterà molto dalle ultime formazioni schierate ai tempi del Cagliari o del Bologna. Lopez riparte dal 4-3-3. L’intento del tecnico è quello di dare solidità alla difesa e soprattutto di mettere gli attaccanti, in primis Nestorovski, in condizione di rendersi pericolosi dalle parti di Reina. Un primo Palermo che dà anche l’idea delle prime scelte fatte da Lopez. Scelte condizionate dal mercato e dalla chiacchierata di natura tecnica che il “Memo” ha fatto con Zamparini a Vergiate. E così, nel Palermo che sfida questa sera il Napoli non c’è traccia di Quaison che pure era stato il migliore nella gestione Corini. Con Gazzi squalificato si rivede Chochev che da tempo era stato accantonato dall’undici titolare. In avanti si rivedono Embalo e Trajkovski. Il primo è uno degli elementi sul quale il Palermo punta anche per il futuro. Il secondo, invece, è alla ricerca della definitiva consacrazione in una stagione che lo ha visto protagonista solo nella vittoria contro il Genoa. In difesa, Goldaniga e Gonzalez coppia centrale con Rispoli che giocherà a destra e Pezzella a sinistra ancora una volta preferito ad Aleesami.”. Questo quanto si legge su “La Repubblica”.