Repubblica: “Palermo incendi, 18 famiglie senza più casa. Lagalla: «Paghiamo noi l’affitto». Da Roma finora neanche un euro”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle famiglie sfollate a causa degli incendi a Palermo e dintorni.
A settanta giorni dagli incendi di luglio, a Palermo 18 famiglie non sono ancora tornate a casa. E non si sa quando potranno farlo. Di queste, sette sono ospitate in una casa vacanze o in albergo, due hanno trovato affitto a carico del Comune con il sostegno dell’Agenzia per l’inclusione e due sono assistite in comunità alloggio. Le altre sette, per scelta volontaria, si trovano da amici o parenti. La novità è che tutte le famiglie assistite in albergo e no, provenienti da abitazioni private, possono ora entrare nel progetto di agenzia per la ricerca di un alloggio in affitto, con un anno a carico del Comune. È durato un’ora e 45 minuti l’intervento in Consiglio comunale del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che ha esposto le iniziative per gli sfollati.
Il Comune darà un contributo di mille euro a tutti coloro che si rendano disponibili al percorso con l’agenzia. «In attesa dei controlli sullo stato degli immobili — dice Lagalla — alla quantificazione dei danni e all’eventuale dichiarazione di stato di emergenza da parte del governo nazionale». La Regione, infatti, attende ancora la dichiarazione dello stato di emergenza e i 60 milioni di euro per i danni causati dai roghi. Da Roma tutto tace. «Sappiamo che sono stati chiesti ulteriori documenti alla Regione», dice il sindaco. «A 70 giorni dagli incendi, è grave che non ci sia ancora la dichiarazione dello stato di emergenza e nessuna certezza su quando arriverà — punta il dito Mariangela Di Gangi, consigliera di opposizione (Progetto Palermo) — Grave quanto il fatto che non si sappia se e quando le famiglie delle case popolari coinvolte dagli incendi potranno fare ritorno. Forse sono questi i dati più allarmanti confermati dal sindaco. In sostanza, il Comune si rivolge alla Regione, la Regione si rivolge al governo nazionale. E sono tutti della stessa maggioranza, è incredibile che non si sia giunti a un risultato nonostante siano dello stesso colore politico».