L’edizione odierna di “Repubblica” parla degli “ipocondriaci del virus”. Sono l’esercito del «non si sa mai, fattelo il tampone, per scrupolo».
Ogni giorno a Palermo almeno 200 persone passano la giornata prima in coda e poi in attesa dell’esito del test che accerti di non aver contratto il Covid. Trascorrono anche sei ore davanti alle sedi dei pochi laboratori privati che in cambio di 50 euro ti congedano dalla truppa del «non si sa mai» e ti danno la patente di «sano e tamponato». «La signora è al quarto tampone in un mese — racconta Francesco, l’addetto al turno fisico, bardato con occhiali da sole, mascherina e visiera — Non ci faccia caso, è convinta che siamo tutti infetti». I più infastiditi sono gli agenti di commercio che dall’inizio del mese sono tornati a visitare di presenza i clienti e si sentono ripetere sempre la stessa domanda: «Ma come faccio a sapere che non mi contagia?».