L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’emergenza in casa Palermo in vista del Parma con i tanti infortuni.
Quando il pullman rosanero ha lasciato lo stadio per l’aeroporto alla volta di Parma c’erano solo 20 giocatori, incluso il baby bomber della primavera Samuele Lo Coco. Sembrava che la pausa e il ritiro a Girona potessero servire per recuperare gli indisponibili e invece per la partita più importante, contro una diretta concorrente per i play-off, il Palermo recupera il bomber Brunori, in ballottaggio per una maglia da titolare, ma arriva incerottato con sette assenti, se si escludono i due lungodegenti Elia (a Bergamo per le cure) e Stulac (spedito a Manchester per terapie specifiche), e una difesa da reinventare. Il reparto più falcidiato dalle assenze è la difesa, lo stesso finito sotto accusa per i troppi gol incassati, soprattutto nei primi minuti di gioco.
«Ho lavorato con Mateju centrale per rimediare all’assenza di Nedelcearu mentre Orihuela può giocare anche come laterale – ha detto il tecnico che schiererà Gravees Jensen o Lancini come terzo difensore – A centrocampo abbiamo quattro giocatori per tre ruoli e Damiani è una possibilità anche a partita in corso, mentre a destra ho solo Valente». Di sicuro il “Mudo” Vazquez, trascinatore e capocannoniere del Parma con 9 gol, è l’uomo da tenere d’occhio. «È un giocatore immarcabile e con la sua tecnica destabilizza ogni difesa – dice ancora Corini – con il Parma sarà una partita importante, ma è evidente che con sette gare ancora a disposizione può succedere di tutto. Noi siamo partiti con tante difficoltà, sono arrivati 19 giocatori nel corso dell’anno, una squadra intera, ma abbiamo costruito con il lavoro il nostro campionato e l’obiettivo di stagione è cambiato»