L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul momento del Palermo attraverso le parole di Ignazio Arcoleo.
Risultati come lo 0-0 del Palermo lunedì sera a Castellammare di Stabia, contro la Juve Stabia, sono difficili da incasellare. È come l’irrisolvibile questione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Solo il tempo potrà dire se quel bicchiere con il passare delle giornate continuerà a svuotarsi o a riempirsi. Un’indicazione può darla l’ex capitano e allenatore rosanero Ignazio Arcoleo, che riesce a vedere più in là della partita di lunedì sera.
Ecco un estratto delle sue parole al quotidiano:
«È stata una partita giocata con determinazione per fare risultato – dice – è stato un buon Palermo che si è meritato il punto. Poteva fare gol in avvio, ma nel complesso è stata una partita positiva. Chiaramente bisogna dare del tempo a Filippi per potere migliorare alcuni aspetti, ma lui sa dove mettere mani. Questa è una squadra quadrata che può fare molto bene. Conosco l’ambiente di Castellammare e non è facile giocare in casa della Juve Stabia: è stata una partita equilibrata e il risultato alla fine è stato equo. Gli attaccanti del Palermo hanno tutti ottime potenzialità – sottolinea – il centrocampo si è dimostrato quadrato, ha forza e per come è allestito riesce a dare equilibrio al reparto. Anche inserendo solamente pochi elementi in un gruppo rodato serve tempo per la conoscenza reciproca. La difesa ha tenuto bene, non ha concesso spazi se non negli ultimi secondi della partita. Il Palermo ha intrapreso un percorso e credo che sia a buon punto: deve fare qualcosina in più per chiudere le partite. Ma la cosa importante è che ho visto una squadra equilibrata, difficile da superare, che quando può verticalizza e lo fa bene. Diamo tempo e fiducia a Filippi perché può fare bene».