L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e la riapertura del Velodromo.
La Giornata nazionale dello sport riapre il velodromo dopo 9 anni. L’impianto, come altri sei della città, compreso lo stadio delle Palme, sarà affidato alle società e alle federazioni con una serie di avvisi pubblici. Domenica mattina (dalle 9 alle 14.30) la struttura dello Zen dedicata a Paolo Borsellino ospiterà una giornata del Coni con attività e tornei per bambini organizzati delle associazioni sportive e da altre realtà affiliate al Comitato olimpico italiano e con un punto informativo della scuola di Medicina dello sport. «Riapriamo seppur parzialmente le porte del velodromo con un evento importante di promozione sportiva. — ha detto l’assessora allo Sport del Comune Sabrina Figuccia — Purtroppo, alcune settimane fa, abbiamo subito il furto dell’impianto elettrico, ma proseguiremo nella strada della esternalizzazione, con un avviso pubblico per le federazioni di ciclismo, football e calcio».
È questa la scelta politica dell’amministrazione Lagalla per i sette impianti sportivi, che nelle prossime settimane saranno affidati ai privati: oltre al velodromo, lo stadio delle Palme, le palestre di Borgo Ulivia e dello Sperone e quella di atletica di Borgo Nuovo, la struttura polivalente di Bonagia, le piste di pattinaggio di via Mulè e del Giardino Inglese. L’operazione dovrebbe far risparmiare al Comune 1,9 milioni di euro sui costi di gestione, che si attesterebbe su circa 3 milioni l’anno. «Il modello — ha detto il presidente del Coni siciliano Sergio D’Antoni — è quello di una gestione sociale. Cioè non si tratta di dare in concessione gli impianti a imprenditori, perché la città non ha una struttura economica pronta per gestirli, ma affidarli alla federazioni e alle associazioni sportive per garantire l’accesso alla pratica sportiva anche alle tante famiglie che non se lo possono permettere: sappiamo per certo che in media ci vogliono tra i 600 e gli 800 euro per ogni bambino iscritto a qualsiasi società sportiva».