L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo: “Coprifuoco? No. Io non ci voglio arrivare. Lo adotterò solo se necessario, se tutti i tentativi che faremo prima per azzerare gli assembramenti falliranno. Ma non possiamo permetterci di fallire. Un nuovo lockdown non possiamo permettercelo. Un disastro sia a livello economico sia a livello sociale. Dobbiamo scongiurarlo. Ma sono molto preoccupato perché i contagi galoppano e non siamo preparati: dobbiamo attrezzare gli ospedali e rafforzare la medicina di base.
Altrimenti a dicembre, quanto arriverà l’influenza, i pronto soccorsi andranno in tilt”.
«Non si può chiedere a un sindaco di controllare la movida con le sole forze della polizia municipale. Anci ha chiesto e ottenuto che sia la questura a coordinare i controlli. Noi primi cittadini metropolitani incontriamo la ministra Lamorgese proprio su questo tema. I provvedimenti di chiusura di aree o di limitazioni degli spostamenti sono adottati su indicazione del sindaco ma nell’ambito del comitato per l’ordine e la sicurezza. Io, il prefetto e l’Asp abbiamo comunque avviato un tavolo permanente che si riunisce ogni giorno alle 18 per valutare i dati sui contagi”.
«Divieti di sosta? In grandi aree della città ma non solo in centro: stiamo valutando di estenderli anche ad altre zone. Giovedì (domani) porteremo la proposta al comitato per l’ordine e la sicurezza”.