Repubblica: “Palermo. Il portiere diventato leader, Pigliacelli ancora decisivo”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma su Mirko Pigliacelli, il portiere diventato leader del Palermo.

Pochi minuti dopo le prodezze nella vittoria contro il Genoa, a caldo, da uomo squadra, aveva proteso le mani in avanti e aveva risposto che si sarebbe preso addosso tutte le critiche se questo fosse servito a togliere la pressione sulla squadra e sui compagni. Poi è arrivata la papera contro il Sudtirol, un errore con la palla al piede sul pressing dell’avversario che avrebbe potuto scoraggiare chiunque.

Non Mirko Pigliacelli, 29 anni, portiere veterano della B, che da due mesi non ha più sbagliato una partita. Anzi, è stato quasi sempre uno dei migliori in campo, con parate decisive da tre punti nella vittoria esterna di Modena e in quella casalinga contro il Parma. Poi si è ripetuto nella sconfitta contro il Venezia, che avrebbe potuto avere un passivo molto più pesante dello 0-1, nella gara contro il Como e domenica contro la Spal, con due parate decisive nel secondo tempo, che hanno blindato il pareggio. Una striscia di grandi prestazioni che, a conti fatti, sono valse ai rosa non meno di 6 punti. Perché se il Palermo ha un condottiero come Brunori, che da solo ha segnato la metà delle reti della squadra, dietro ha un portiere che è diventato
un leader.

Statistiche alla mano, Pigliacelli è il quinto portiere della serie B per tiri subiti, ben 63, ma è riuscito in 7 partite su 16 a mantenere la propria porta inviolata. E analizzando le partite, in quasi tutte le occasioni il merito è stato suo con interventi decisivi. Mentre, al contrario, nella quasi totalità delle reti subite è stato incolpevole, come per il tiro ravvicinato su palla inattiva contro la Spal. Così, dopo qualche piccola incertezza nella fase iniziale del campionato, Mirko Pigliacelli, 29 anni, cresciuto nella Roma, ha fatto quello che si chiedeva a un estremo difensore arrivato a Palermo con 131 gare in B.