L’edizione odierna di “Repubblica” parla del caso “Rinascente” a Palermo. L’obiettivo è stato provare a rimodulare il canone del contratto di affitto che scadrà fra tre mesi, ma la trattativa – scrive il quotidiano – fra il gruppo Rinascente e Fabrica Immobiliare, la società di gestione del risparmio che ha in mano il palazzo di via Roma, che ospita lo store dal 2011, per conto di investitori previdenziali fra cui Inarcassa, è a un punto morto. Da nove anni il canone è di due milioni e 400mila euro l’anno per un immobile di oltre 4mila metri quadrati. Un costo che Rinascente ritiene «almeno due volte superiore al valore di mercato» . « Non vogliamo lasciare Palermo né tanto meno l’immobile di via Roma su cui abbiamo investito moltissimo — dice Pierluigi Cocchini, amministratore delegato di Rinascente — ma non siamo neanche disposti a continuare a pagare un canone di affitto fuori mercato. La trattativa è in corso e speriamo di trovare un accordo».