Repubblica: “Palermo, il caso. Il ballo dei 300 senza mascherine: «Volevamo ritrovarci»”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla vicenda dei 300 trovati a ballare senza rispetto delle regole anti-covid in un locale palermitano.
Movida selvaggia nei luoghi di villeggiatura, matrimoni, battesimi e compleanni con centinaia di invitati e feste private sono fra le maggiori cause dell’impennata di contagi. Dopo il video sulla movida nei vicoli di Castellamare del Golfo, le due feste a Pantelleria diventate focolaio, i falò in spiaggia nel Ragusano, il lido che la sera diventava disco aperitivo in spiaggia a Catania, l’ultimo caso è stato scoperto a Palermo martedì da guardia di finanza e polizia che hanno interrotto una serata discoteca camuffata da festa privata con 300 persone alla Casa Cuba, un circolo privato di via Messina Marine. «Volevamo ritrovarci dopo un anno senza le nostre feste del martedì, volevamo riassaporare un po’ di normalità» dice uno degli organizzatori della festa privata con dj. Il circolo privato di via Messina Marine è stato chiuso per cinque giorni dopo l’intervento di guardia di finanza e polizia che hanno interrotto la serata danzante all’aperto.
Il titolare del circolo e gli organizzatori della serata di “I love Tuesday” sono stati multati di 400 euro. «Tutti gli invitati sono stati controllati uno ad uno ed erano provvisti di Green Pass o tampone negativo, qualcuno a cui non piaceva la nostra festa ha avvisato la guardia di finanza » , continua l’organizzatore che chiede l’anonimato per paura di essere attaccato sul web ma lascia il suo numero di cellulare in bella vita sui social.