Repubblica: “Palermo il caso. «Ha febbre, vada nel reparto Covid». L’odissea di un bimbo con l’ascesso”

L’edizione odierna di “Repubblica” parla di “caso” a Palermo.

«È stato un incubo», dice adesso Lucio, 7 anni, nome di fantasia, mentre la mamma racconta la loro disavventura all’antivigilia di Natale.

Per il bambino l’incubo è stato quello legato al dolore provato per un ascesso a un dente. « Per me — spiega la madre, che preferisce non vedere pubblicato il suo nome — l’incubo è stata la sensazione di sentirmi abbandonata dai medici». E per questo motivo la madre di Lucio ha presentato una denuncia ai carabinieri nei confronti dell’ospedale Di Cristina per omissione di soccorso. Il bambino, secondo il racconto della madre che adesso è al vaglio degli investigatori, non è stato visitato perché aveva la temperatura corporea a 39 gradi. «Al pronto soccorso appena hanno saputo che mio figlio aveva la febbre, mi è stato detto che avrebbero disposto il ricovero in Malattie infettive, come previsto dal protocollo anti- Covid. Ma il gonfiore alla guancia destra di mio figlio era evidente — racconta a Repubblica — ed era palese che il suo problema non era legato al coronavirus. Non volevo che rischiasse in un reparto come quello e ho chiesto un tampone. Non mi è stato concesso. Un medico, poi, ci ha consigliato di andare a casa, curare la febbre e dopo tre giorni andare dal dentista. Mi sono sentita stordita da quella risposta».