Repubblica (Palermo): “Il blocco. Solo dieci aerei in una giornata. Punta Raisi è il deserto. La stazione dei treni vuoti”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul blocco dei mezzi di trasporto da e verso la Sicilia. Cinque voli in partenza e altrettanti in arrivo, stop. L’attività dell’aeroporto Falcone e Borsellino ieri è finita lì, con due collegamenti (andata e ritorno) con Fiumicino e tre voli regionali, due con Lampedusa e uno con Pantelleria. Nemmeno settecento passeggeri in transito in tutta la giornata. Per il resto lo scalo di Punta Raisi, nel primo giorno di chiusura dell’isola voluta dal presidente della Regione Nello Musumeci e firmato da ministro dei trasporti Paola De Micheli, era una cattedrale nel deserto. Vuota l’aerostazione, vuote le corsie degli arrivi e delle partenze, vuoti i parcheggi, vuoto il trenino per Palermo e vuoti gli autobus di Prestia e Comandè. Sul volo della mattina in arrivo da Roma c’erano 84 passeggeri, mentre in quello che è ripartito per la capitale appena 45 persone. Nel pomeriggio il volo in arrivo era pieno (180 passeggeri) mentre il ritorno diretto a Fiumicino aveva 95 persone a bordo. Dunque fra atterraggi e decolli ieri sono sfrecciati in pista appena dieci aeroplani, roba da aeroclub di provincia. «Dovevano chiudere prima, quando tutti quelli del nord non erano ancora tornati – commenta Giuseppe l’inserviente – Dovevate esserci quando una settimana fa sono sbarcati i voli da Milano, Verona, Bologna, Venezia. Non ho mai visto tanta paura al terminal arrivi. Lì di solito i sorrisi e gli abbracci sono la normalità». Come l’aeroporto Falcone e Borsellino anche la stazione centrale di Palermo ieri sembrava il plastico a grandezza naturale di se stessa. Una sola porta aperta, quella centrale che conduce subito al gazebo della polizia ferroviaria, dove un paio di agenti non fanno passare nessuno senza prima averlo controllato. E’ il punto più movimentato dello scalo ferroviario. Passato il controllo si torna ad essere soli fra le pensiline dei binari. Il treno per Roma, l’unico che collega la Sicilia con il resto d’Italia, è partito alle 7 e ora viaggiano solo i regionali, non bloccati da Musumeci e dalla ministra. I meno frequentati sono i trenini per Punta Raisi. «Il treno è completamente vuoto ed è così da questa mattina – dice il capotreno – Mi chiedo a cosa serva se non ci sono voli in partenza e in arrivo. Potrebbero tranquillamente ridurre le corse che così fatte sono solo una perdita per l’azienda».