L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui comunali esentati dal lavoro e pagati per stare a casa dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. La Uil difende le scelte dell’amministrazione: «Non si possono affidare servizi a persone che non sono formate per svolgerli — dicono Salvatore Sampino e Ilioneo Martinez, della Uil Flp — non vorremmo che certe fughe in avanti causassero un innalzamento del rischio contagio. Danno erariale? Gli esentati non sono privilegiati o fannulloni. Una follia pensare di fare svolgere a una maestra il ruolo di vigile urbano e a un giardiniere quello di assistente sociale».