L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo che saluta il ritiro di Manchester.
C’è un’immagine del ritiro del Palermo a del Manchester City che resterà negli annali della storia dei rosa: è il tabellone con l’aquila rosanero accanto all’albero rosso dei “Garibaldini” del Nottingham Forest, quelli che negli almanacchi del calcio si ricordano per le due coppe dei Campioni di Brian Clough del 1979 e del 1980.
L’altra istantanea è il primo gol del Palermo in famiglia nello stadio della Football Academy: il destro secco su una respinta corta con cui Edoardo Soleri, al 78’ minuto, ha messo la firma nella storia del club che adesso ha dei nuovi genitori che lo trattano coi guanti celesti di velluto. Ma al di là dell’1-0 contro il club di Nottingham, squadra di Premier League che schiera le riserve, perché ne ha 12 nelle nazionali, la partita di allenamento è stata la ciliegina sulla torta di questa trasferta nel Nord dell’Inghilterra.
«Ho visto i ragazzi mettere in campo grande intensità, impegno e un bell’atteggiamento, dopo una settimana di gran lavoro con due allenamenti al giorno e contro un avversario in gran condizione atletica – ha detto Corini alla fine della partita – La nostra eredità, dopo questo ritiro di Manchester, è tornare a casa con la consapevolezza che il City Group crede molto nel Palermo e la convinzione di avere costruito le basi di un gruppo che adesso affronterà ognuna delle 32 partite di campionato per fare il risultato».