Repubblica: “Palermo. Fumata nera sulla panchina. L’allenatore può attendere, 11 giorni senza tecnico”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di questa sera tra Torino e Palermo.
L’immagine è quella del trotto, ippica, quando il driver con la maglia azzurra supera quello con la maglia verde, che poi recupera terreno ma viene insidiato alle spalle da una maglia rossa. Solo che la corsa per diventare allenatore del Palermo tra i candidati del casting alla corte del City Group sembra una telenovela che non finisce mai. O meglio va avanti da undici giorni. E la sensazione nel club di viale del Fante è che a Manchester si deciderà domani, o all’inizio della settimana. Comunque dopo la gara di Coppa Italia di
oggi.
Una scelta a questo punto razionale, per non turbare l’equilibrio di una squadra che fino a oggi un allenatore ce l’ha e si chiama Stefano Di Benedetto. Un tecnico che ha la personalità per dire alla vigilia della trasferta contro il Torino di Coppa che «la differenza di categoria non fa paura». I “driver”, per restare nella metafora, che si contendono la corsa per la panchina rosanero sono sempre gli stessi trapelati in questi giorni: l’ex bandiera Eugenio Corini, gradito all’ambiente rosanero e al presidente Dario Mirri, vecchia conoscenza del direttore generale Giovanni Gardini e quindi in pole. E immediatamente dopo Luca D’Angelo, che viene da grandi stagioni e una promozione sfumata in A con il Pisa.
Poi però c’è il fattore Daniele De Rossi: non è un mistero che negli scorsi giorni l’ex bandiera della Roma è stata a Manchester alla corte di Pep Guardiola per “studiare” le mosse del maestro in vista del suo ritorno nel mondo del pallone come allenatore, per cui scalpita. La lezione alla quale l’ex centrocampista della Nazionale ha assistito è la preparazione della gara del City contro il West Ham, un’occasione in cui gli uomini del suo entourage saranno in Inghilterra per vedere all’opera il loro assistito Scamacca e parlare di un possibile futuro a Palermo dell’ex centrocampista. Questi i tre nomi più forti. Poi una serie di suggestioni sulla scia di quella più romantica, ma lontana, che risponde al nome di Claudio Ranieri, a cui si è aggiunta nelle ultime ore l’indiscrezione del “loco” Marcelo Bielsa. Ma indiscrezioni a parte, a una settimana esatta dall’inizio del campionato e con due gare ufficiali alle spalle, mentre in Inghilterra si prende tempo per la scelta più ponderata possibile