Repubblica: “Palermo. Forniture di farina, pizzo sulle riffe, la “tassa Fontana” su tutto il quartiere”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul blitz all’Acquasanta. A capo degli uomini del racket delle estorsioni c’era Giovanni Ferrante, il braccio operativo dei Fontana. C’erano anche estorsioni alternative, come l’imposizione della farina a panifici, bar, pizzerie e quella di sacchetti e carta a rosticceria, macellerie e gelaterie. E poi il doppio pizzo sulle riffe di quartiere: pagava chi era costretto a comprare il biglietto e pagava anche chi quei biglietti li vendeva per conto di Cosa nostra: quaranta euro a settimana. Sono almeno una quindicina le aziende alle quali Ferrante e i suoi uomini avevano imposto la fornitura di farina. Ganci di via Thaon di Revel, Savoca Braceria di via Spedalieri, Savoca di via Montepellegrino, Capricci e delizie di via Papa Sergio I: sono gli esercizi che si sono piegati alla farina illegale.