Repubblica: “Palermo formula Zeman: difesa allegra ma l’attacco è il secondo del campionato”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla difesa del Palermo e la formula Zeman.
Gol a grappoli e difesa allegra come se fosse una squadra di Zeman, uno spirito di gruppo ritrovato insieme alla condizione fisica e nessuna paura di giocare per vincere davanti al proprio pubblico. Il Palermo che ha strappato tre punti fondamentali nello scontro diretto contro la Cremonese e che ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva al “Barbera” è una squadra che ha ritrovato se stessa e alcune certezze e che è uscita fuori dal tunnel. Ma che deve aggiustare qualcosa nel pacchetto arretrato e nell’equilibrio in campo se vuole puntare ai piani alti. Se i rosa hanno totalizzato 8 punti nelle ultime 4 partite lo devono sicuramente al fatto che hanno segnato un gol più dell’avversario.
Perché quella che all’inizio era la migliore difesa del campionato si è trasformata in un reparto pieno di incertezze, errori di posizione e svarioni. Con le due reti subite a Santo Stefano, il Palermo ha incassato 10 gol in 4 partite, cioè due e mezzo a match. E pensare che ne aveva subite 13 nelle precedenti 15. Degli errori nel finale a Parma e Como costati 4 punti e del black out di 5 minuti contro il Pisa si è detto molto. Ma anche contro la Cremonese la squadra di Corini ha incassato due reti in cui la difesa si è mossa male e ha dato la sensazione di soffrire quasi ad ogni attacco degli avversari.
Basti pensare che il gol che avrebbe cambiato le sorti della gara del possibile 1-3 di Coda, annullato dal Var per fuorigioco millimetrico, è frutto di uno svarione sulla trappola del fuorigioco. Una delle spiegazioni della crisi difensiva, potrebbero essere le defezioni. Perché qualcosa si è inceppato dopo l’infortunio di Ceccaroni e nelle ultime due gare Corini ha dovuto fare a meno dell’esperienza di Lucioni. Con la squalifica di Marconi e l’indisponibilità di Mateju si è trovato anche con gli uomini contati. Ma è pure una questione di equilibrio, come se un Palermo di spinta debba per forza di cose concedere troppo in fase difensiva.