Repubblica: “Palermo, fischio d’inizio nella frontiera serie D. La prospettiva di giocare in stadi da 500 posti…”

L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza l’inizio del campioanto di serie D. Un campionato nuovo per il Palermo, un campionato  che si può descrivere con queste due righe scritte sul sito ufficiale della LND: «Il campionato dell’identità territoriale, la Quarta Serie Nazionale, la punta di diamante dello sconfinato universo della Lnd, la porta d’ingresso al professionismo». Il campionato – scrive il quotidiano – che per composizione sembra quasi quello del Regno delle due Sicilie per i rosanero parte dalla città dove sbarcò Garibaldi, ma anziché mille in camicia rossa a bordo dei vapori Piemonte e Lombardo sono venti i convocati che in pullman hanno raggiunto ieri Marsala. Già perché al di là della categoria, certe abitudini non cambiano mai e le cose di campo sono sempre le stesse. Nel corso della stagione il Palermo visiterà vari tipi di impianti, molti lontani anni luce dai palcoscenici al quale è stato abituato negli ultimi anni. Anche questo il quotidiano analizza, focalizzandosi soprattutto su quelle che saranno le tribune stampa, oltre che le curve per i tifosi. Nel dettaglio, si analizza l’impianto in cui il Palermo giocherà oggi: “Un centinaio le richieste di accredito arrivate da Palermo per una tribuna stampa da nove posti che ne ospiterà in diciassette grazie ad alcune panche sistemate a fianco delle postazioni fisse. Tutti gli altri con il computer sulle ginocchia. E il Municipale di Marsala, sostengono gli addetti ai lavori che questo campionato lo conoscono bene, è uno fra i migliori impianti della serie D con i suoi 5.733 posti. A Cittanova in provincia di Reggio Calabria, giusto per fare un esempio, la capienza è di 1.600 posti, a Nola 1.296 e a Biancavilla 500. Fatta eccezione ovviamente per le nobili decadute, Palermo compreso, come i due Messina, l’Acireale e il Licata oltre che per il Chievo della D, il San Tommaso, club di un quartiere di Avellino che gioca al “Partenio”.