Repubblica: “Palermo, Federica la bodybuilder che trionfa in Italia: «Io più forte dei pregiudizi»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla bodybuilder palermitana Federica.

Cinquantaquattro e mezzo. I chili sulla bilancia erano un’ossessione. Era il 2019 e la palermitana Federica Giacoletti, lo scorso luglio eletta campionessa italiana di bodybuilding, si pesava la mattina, il pomeriggio e la sera. Voleva essere più magra, piacere alla gente e al suo allenatore dell’epoca. Glichiese di prepararla per una gara. «No, non sei cosa, ti piace mangiare i biscotti», fu la sua risposta. Federica crolla, perde sicurezza in sé. Alle nove del mattino si allena, di pomeriggio apre il frigorifero e mangia di nascosto tutto ciò che le capita sottomano. «Il salame, la marmellata, intere confezioni di fette biscottate e pacchi da mezzo chilo di biscotti: in quei momenti non riuscivo a smettere di ingozzarmi», dice l’atleta trentunenne.

Piange da sola in cucina davanti alla dispensa, si dispera in bagno davanti alla bilancia e sul telefoni[1] no segna la dieta che deve fare il giorno dopo per rimediare agli sgarri. Non sono solo sgarri, però. Lo capisce quando è già dentro al tunnel del binge eating. «È un disturbo alimentare che consiste in abbuffate compulsive – spiega la palermitana – Via via gli episodi di alimentazione incontrollata sono diventati sempre più frequenti al punto che non riuscivo più ad avere una vita normale: stare in mezzo alla gente mi provocava ansia, avevo la fobia del contatto, volevo solo allenarmi e vedermi in un corpo che piacesse agli altri prima che a me e che non mi facesse sembrare un’arancina visto che sono alta solo un metro e cinquanta».

Federica si rivolge a uno psicologo, cambia palestra e trova la forza per ricominciare. Si iscrive all’Athletic Center di via Principe di Paternò, passano tre anni e diventa campionessa prima siciliana e poi italiana di bodybuilding nella categoria wellness che unisce estetica a fitness. E fa tutto in meno di un anno di preparazione atletica. Davanti ai giudici sfoggia pose plastiche in tacchi alti, bikini e orecchini appariscenti. L’insidia, però, è dietro l’angolo. «I bodybuilder, in vista di una competizione, sono sottoposti a un regime alimentare rigorosissimo che prevede un periodo di bulk, vale a dire di aumento di massa muscolare, e uno di cut, cioè di dimagrimento – spiega Giacoletti – Nel giro di dieci mesi ho prima preso quattro chili, poi ne ho persi otto fino ad arrivare a cinquanta chili e mezzo». Alla fine, i chili che salgono e scendono dalla bilancia da settembre dell’anno scorso a luglio sono in totale 12. Federica però non inciampa più nei vecchi problemi. «Ora sono sicura di me e posso controllare lo stress fisico e psicologico dovuto a questo regime alimentare grazie a una disciplina quasi stoica – dice – Ma non tutti hanno la mia forza».