L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e la febbre da capolista con la prevendita dei biglietti che procede a gonfie vele.
Per la galassia rosanero vale come un derby ed è una rivincita attesa da 5 anni. Per dimostrarlo basta vedere i dati del botteghino: a 4 giorni da Palermo-Frosinone, alle 17 di ieri, i biglietti venduti avevano superato quota 6.500, cioè quasi 17mila spettatori con gli abbonati. Un numero che proietta la partita di sabato (alle 14) verso il record stagionale di pocopiù di 26mila spettatori dell’ultima gara in casa contro la Reggina.
A caricare la vigilia di una partita, dalla quale i tifosi si aspettano una “vendetta” sportiva della finale play-off del giugno 2018 per la serie A, quando allo “Stirpe” piovvero i famosi palloni in campo che avrebbero aperto una lunga stagione di polemiche e ricorsi, ci ha pensato Ivan Marconi:
«Sappiamo che per i nostri tifosi questa è una partita importante, quasi un derby, e per questo la prepareremo per bene per fare il risultato – ha detto il difensore centrale – il match si prepara da sé: affrontiamo una squadra forte, la capolista, e rispetto all’andata dobbiamo migliorare in fase difensiva e attaccarli alti. Sicuramente siamo più gruppo e questo si è visto dai 9 risultati utili consecutivi». Il centrale è tornato anche sulla corsa al botteghino alla vigilia di una gara che segna il ritorno dei ciociari a Palermo dopo la vittoria rosanero per 2-1 a Palermo del 2018 e la sconfitta per 1-0 nella gara di ritorno dello “Stirpe”, con le polemiche sul rigore assegnato e poi revocato e il lancio dei palloni in campo durante il forcing finale dei rosa, immortalato dalle telecamere.