L’edizione odierna de “La Repubblica” ha deciso di riportare le ultime notizie che le vicende giudiziarie che coinvolgono il Palermo calcio. Vicende che dopo le ultime intercettazioni sembrano essersi complicate ulteriormente. Ecco quanto si legge: “Le vicende giudiziarie che riguardano il Palermo calcio si complicano ulteriormente. L’indagine della procura di Caltanissetta che in questi ultimi mesi ha acceso i riflettori sulla decisione del tribunale del capoluogo di rigettare l’istanza di fallimento della società rosanero, ipotizza adesso due reati ben precisi: il primo riguarda la rivelazione di notizie riservate, mentre il secondo è concorso in corruzione. Sono tre gli indagati: ovvero il giudice fallimentare Giuseppe Sidoti, Giovanni Giammarva, ex presidente del Palermo Calcio, e l’avvocato Franco Di Trapani, uno dei legali della società calcistica. Agli indagati è stato notificato nei giorni scorsi l’avviso di proroga delle indagini.
L’inchiesta, condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, nasce dall’indagine della procura di Palermo sull’ex patron Maurizio Zamparini, accusato di falso in bilancio, autoriciclaggio ed evasione fiscale. Durante le delle intercettazioni, è venuta fuori una conversazione fra l’avvocato Di Trapani e Zamparini. Era il 13 dicembre del 2007, si attendeva la decisione della sezione fallimentare.
«Allora, quando le ho scritto stavo uscendo dal palazzo di giustizia — dice Di Trapani — mi ha chiamato il giudice che ha in mano la pratica e abbiamo parlato una mezz’ora… devo dire, approccio trasparente e tranquillo, sereno. Mi dice che ha letto le carte e ha apprezzato le nostre argomentazioni implicitamente facendomi capire che diciamo molte ma molte cose contenute nell’istanza e comunque nella documentazione a sostegno dell’istanza obiettivamente sono, ha detto, suggestive».
Per la procura e per gli investigatori della Finanza, il giudice di cui si parla sarebbe proprio Sidoti. «Mi preannuncia che sabato uscirà un provvedimento — dice ancora il legale a Zamparini — ovviamente per lei che è maestro dello sport 1 X 2, lui dice due sono a vostro favore, una ovviamente no». Da questa conversazione è partita l’inchiesta di Caltanissetta, dopo la trasmissione dell’intercettazione. Ulteriori accertamenti hanno portato all’individuazione di quelli che i pm nisseni ritengono i protagonisti del caso. E sono stati ipotizzati i reati. La rivelazione di notizie riservate farebbe riferimento all’anticipazione del giudizio della Fallimentare sul Palermo, poi ampiamente liberatorio, mentre l’ipotesi della corruzione sembrerebbe invece ipotizzare un contesto più ampio. L’indagine sta evidentemente verificando se la decisione del giudice Sidoti ( arrivata il 16 dicembre) sia stata orientata da qualche favore. Diceva ancora l’avvocato Di Trapani a Zamparini: «L’atteggiamento è, le devo dire, molto favorevole molto sereno e mi chiede ( sembrerebbe un altro riferimento al giudice, ndr) ed è per questo che sto chiamando lei, mi chiede di contro, avvocato gradirei che si mantenesse un profilo molto basso dal punto di vista dell’atmosfera che è quello che ci fa lavorare più serenamente. Ma il messaggio che io ho percepito, presidente, è un messaggio molto estremamente favorevole, non mi avrebbe convocato per preannunciarmi qualcosa di negativo io ho percepito molta positività»”.