Repubblica: “Palermo, emergenza Coronavirus. Punti nascita blindati, sala parto senza i papà”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui punti nascita blindati a causa dell’emergenza Coronavirus. Sala parto vietata ai papà, niente accompagnatori durante il ricovero, stop alle visite se non in casi eccezionali. Ancora, cinque centri di riferimento regionale per le donne incinte affette da Covid-19 o per i casi sospetti. I centri di riferimento Covid individuati dalla Regione sono i reparti di Ginecologia e Ostetricia del Civico a Palermo, l’ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento, il Garibaldi a Catania, l’ospedale Umberto I di Enna e il Policlinico di Messina. Tutti gli altri punti nascita, una quarantina, devono comunque garantire un percorso in urgenza dedicato alle pazienti sospette o accertate con Coronavirus che, per ragioni di tempo, non possono essere trasferite. Tutte le donne in gravidanza dovranno passare da un triage ostetrico o essere indirizzate al pre-triage del pronto soccorso generale per essere valutate. Tutti i punti nascita dovranno avere un’area travaglio e una sala operatoria dedicata e percorsi separati per gravide sospette e gravide “Covid-free”. Le novità riguardano anche le donne in gravidanza non a rischio Covid. Anche loro non possono essere accompagnate dal marito in sala parto: «Per venire incontro alle famiglie — spiega il primario — ricorreremo alla videochiamata. Con una ditta stiamo mettendo a punto un sistema che consentirà al papà di assistere al parto grazie a un collegamento con iPad da una stanza riservata, alla presenza di un’infermiera».