Repubblica (Palermo): “Emergenza Coronavirus. I sindaci. Divieti, chiusure, appelli, diktat nei giorni decisivi contro il virus”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla lotta dei sindaci contro l’emergenza Coronavirus. Adesso, dunque, è il momento in cui restare a casa ed evitare i contatti è ancora più determinante: così, ad esempio, Palermo ha chiuso i giardini pubblici, limitato il numero di passeggeri che possono salire a bordo degli autobus, bloccato tutti i mercati all’aperto e proposto al presidente della Regione di vietare l’ingresso in città per gli ambulanti provenienti da altri Comuni. Una politica simile — con uno stop che riguarda però tutti gli ambulanti — è stata annunciata ieri dal sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Roberto Materia, che ha rilanciato con la chiusura domenicale di tutti i negozi tranne farmacie e parafarmacie. Si va, però, alla spicciolata: a Catania Salvo Pogliese ha raddoppiato i turni della polizia municipale per controllare chi esce e fermato gli autobus dopo le 21, a Messina e a Monreale si è deciso lo stop ai gratta e vinci e ai giochi a premi, a Trapani Giacomo Tranchida ha deciso la chiusura del cimitero e delle ville comunali. Ma in Sicilia c’è di tutto: a Bagheria e a Villabate i sindaci hanno deciso di chiudere i panifici dopo le 14, ad Acquedolci gli autotrasportatori della Fai hanno protestato per una disposizione che impone una quarantena obbligatoria ai camionisti e alle loro famiglie e ancora a Messina si valuta il divieto di passeggio in alcune vie. Anche perché spesso i sindaci si devono rimboccare le maniche di fronte a problemi difficilmente gestibili: a San Teodoro, un piccolo centro di neanche 1.400 anime in provincia di Messina, sono tornate ad esempio 14 persone dal nord. «È più o meno l’1 per cento della popolazione — avvisa la giovane sindaca Valentina Costantino — ma se non altro hanno accettato di buon grado di mettersi in isolamento, in alcuni casi anche andando in case di campagna lontano dal paese» . Per precauzione, però, nel piccolo centro del Messinese c’è una staffetta di volontari che fa la spesa e va in farmacia per evitare che gli anziani escano. L’altro fenomeno, quasi il contraltare, è la comparsa in Sicilia di un discreto numero di sindaci-sceriffi. All’inizio della settimana è diventato una star del web il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri, il cui video- messaggio contro chi esce è circolato molto. Ma non è l’unico: ieri, ad esempio, è diventato molto popolare il video-appello anti- passeggiate della sindaca di Sciacca Francesca Valenti, ma il giorno prima era stato il turno di quello di Tranchida. C’è poi chi sceglie la linea morbida: a Canicattini Bagni a ricordare di non uscire è un’automobile con l’altoparlante come in un film di altri tempi, mentre a Bagheria Filippo Tripoli si è limitato a chiedere ai concittadini di non uscire con una più tradizionale conferenza stampa dopo la notizia di un secondo contagio.